Scrivere è bellissimo. Anzi, quello di scrivere è il mestiere più bello che ci sia, sia che tu sia uno scrittore da milioni di copie sia che tu scriva testi per siti web o faccia il giornalista. Hai presente quella sensazione di libertà che ti regala il battere cadenzato delle dita sulla tastiera o la soddisfazione di leggere te stesso dentro un foglio?
Scrivere è meraviglioso, ma la prima cosa che impari quando ti lanci in questo mondo meraviglioso è che non puoi scrivere sempre, a ogni ora del giorno e della notte. Sarebbe bello (beh, oddio!) ma è impossibile. Ne pagano le conseguenze il tuo corpo, la tua mente, la qualità del tuo lavoro e i tuoi clienti.
Non sei Charlie Chaplin e questo non è Modern Times.
Dedica il tuo tempo a cose che ami
Ci sarà qualcosa che ami fare in alternativa al chiuderti in una stanza e produrre contenuti di qualità, giusto? Hai mai pensato che la fonte della tua ispirazione potrebbe essere racchiusa nei luoghi, nelle persone e nelle cose che ami? Un contenuto di qualità non nasce sugli alberi, ed è difficile che tu riesca a produrne in quantità industriali. Anche perché, in quel caso, non so se parleremmo di contenuto creativo.
Ci sono quei momenti (e se non ti è ancora capitato sei fortunato) in cui neanche legarti alla sedia può aiutarti a combinare qualcosa di utile. In quei casi molla tutto, smetti di pensarci e dedicati ad altro. Poniti, se necessario, un limite massimo di ore settimanali da passare davanti al computer e dedica il resto del tempo alle cose che ami veramente.
Inoltre non è detto che l’ispirazione non possa nascere mentre stai facendo altro. Se sei uno scrittore soggetto a slanci creativi tieni sempre a portata di mano un taccuino dove appuntare le idee che svilupperai più avanti.
E ricorda che se non stacchi, se ti limiti ad aspettare che l’ispirazione ti investa come il vento d’estate rischi di perdere molte più ore di lavoro di quante non ne perderesti dormendo!
Senza contare che corri seriamente il rischio di un blackout creativo. E non vogliamo che succeda vero?
Allenati a dire di no
Sembra difficile, ma non puoi permetterti di essere uno Yesman! Dire sempre di sì non farà di te un grande scrittore, ma solo una persona che ha rinunciato alla sua felicità.
Aspetta, non sto dicendo di rinunciare all’occasione della tua vita, ma di saper scegliere quale sia l’occasione giusta e quale no. E i soldi non c’entrano niente: possono esserci attività a basso budget ugualmente entusiasmanti e gratificanti, che rappresentano delle rampe di lancio per il tuo talento e ci possono essere attività remunerate ma che finiscono in un vicolo cieco.
Hai a disposizione un tempo limitato e se hai deciso di seguire il consiglio qui sopra lo è ancora di più: non puoi fare tutto e soprattutto non puoi sprecarlo.
Già, ma quando ne vale davvero la pena?
Partiamo dal presupposto che non ti conviene accettare pagamenti “in visibilità” perché si tratta di uno sfruttamento bello e buono e che mortifica il tuo lavoro e il lavoro di tutti quelli che accettano quel tipo di incarico. Finché ci sarà anche solo uno scrittore, un copywriter o un web editor che accetta pagamenti in visibilità non riusciremo a far capire il reale valore del nostro lavoro. Vuoi scrivere gratis in cambio di un po’ di visibilità?
Dopo aver escluso questa prima tranche di possibili lavori, parliamo dei testi gratuiti tout court.Ci sono dei casi in cui per te può essere conveniente o etico scrivere gratis. Nel caso fai pure, ci mancherebbe, ma ripeto: non farti fregare.
Adesso devi decidere per quali contenuti proporti: anche se sarei felice per te, dubito che tu sappia scrivere bene di ogni argomento e qualunque stile. È un po’ come per i blog: difficilmente un buon blogger tratterà di tecnologia, cucina, istruzioni per il montaggio dei mobili ikea e poesie. Ecco, specializzati o, in alternativa, lascia volare la tua creatività e vedi dove ti porterà, ma non farlo sulle spalle di chi ti paga per un testo, mi raccomando.
Questo significa essere troppo choosy?
Te la ricordi questa frase dell’ex ministro Fornero? Ecco, penso che ogni tanto tu debba essere un po’ choosy se non vuoi svalutare il tuo lavoro. Ovvio, un po’ di gavetta non ha mai fatto male a nessuno e può servirti per trovare la tua strada ma, te lo ripeto, non farti prendere in giro.
La vita è fatta di scelte e tu devi fare la tua.
Prenditi del tempo per imparare
Quando organizzi la tua settimana e le tue giornate devi sempre tenere conto del tempo che ti servirà per informarti e per imparare qualcosa di nuovo. Se scrivi per il web e non sei un poeta, avrai già capito che non si tratta di un’arte. Certo, ci sono varie sensibilità e diversi punti di vista, ma per fare un buon lavoro devi continuare a studiare e aggiornarti.
Quando organizzi il tuo lavoro, tieni bene a mente questo punto: il tempo è una risorsa limitata.
Non rimandare gli aggiornamenti a quando avrai un po’ di tempo libero.
Metti in conto gli errori e non ti scoraggiare
In mezzo a tutto questo, dovrai trovare il tempo per fare, sperimentare, sbagliare, tentare, studiare e correggerti. La scrittura creativa è una passione che, se supportata dal metodo può trasformarsi nel lavoro più bello del mondo, ma come saprai richiede tanti, tantissimi sforzi.
Conclusione
Insomma, con questo lungo blogpost sto cercando di dirti che anche se scrivere è il mestiere più bello che ci sia non si merita tutto il tuo tempo. Non lo merita il lavoro e non lo meritano i clienti. Bisogna imparare a scegliere le opportunità valide, prendersi il tempo per aggiornarsi e sbagliare e cercare di migliorare sempre. Certo, il fatto che la scrittura non sia un’attività scalabile e che gestire un partita IVA di questi tempi non è semplice può crearti delle grosse difficoltà di organizzazione e mediazione tra incassi e lavori svolti.
Penso però che nel lavoro (come in tutte le cose) sia la quantità di tempo “buono” a fare la differenza.
Nella vita c’è altro e, forse, è proprio quell’altro a fornirti l’ispirazione per quello che scrivi. In fondo, sacrificare la tua felicità per costringerti a scrivere ti porterà a scrivere dei pessimi testi, non credi?
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