Perché i complotti si diffondono più in fretta della verità?

Tutti noi amiamo sentirci svegli e brillanti, anche più di quanto non lo siamo realmente. Le lodi, insomma, sono come il canto delle sirene.

Alzi la mano chi vorrebbe sentirsi più stupido degli altri“.

Se dovessi fare questa domanda durante uno dei miei corsi sono più che certo che nessuno solleverebbe il braccio. Del resto, nessuno ama sentirsi in difetto.

Tutti noi, però, amiamo sentirci più svegli o brillanti e a ognuno di noi piace l’idea di comprendere le cose prima o meglio degli altri. Ed è per questo che i complotti funzionano bene.

Un famoso e banale meccanismo che funziona benissimo

Come funzionano i complotti? In sostanza c’è qualcuno che trama alla spalle degli altri come da tradizione dei migliori film gialli americani, con l’obiettivo di governare il mondo, creare il caos, sterminarci tutti o quello che vuoi.

Il complotto si protrae per un po’ di tempo, fino a quando qualcuno ha un’illuminazione, si mette a seguire una pista e fa uscire tutto allo scoperto.

Ecco, nella vita reale i personaggi di questa storia sono:

  • i ricchi (che sono cattivi)
  • un non ben identificato cittadino (che scopre il complotto tramite internet)
  • tu (che sei uno dei pochi in grado di capire davvero la gravità della situazione)
  • l’amico a cui dirai le cose che hanno detto a te (perché sei certo che lui possa capire)
  • l’amico dell’amico…
  • l’amico dell’amico dell’amico…

Tradotto: qualcuno scopre un complotto e, visto che tu sei una persona molto intelligente te lo racconta, fornendoti un po’ di link. Da quel momento è tutto in discesa:

  • un po’ perché tu andrai a cercare altre persone abbastanza intelligenti da aprire gli occhi
  • un po’ perché tutti quelli che ti diranno che ci sei cascato verranno da te bollati come persone non abbastanza brillanti da capire che cistannofregando®. e comunque magari non è così grave, ma non è come lo raccontano loro.

Ci ritroviamo ad avere un noi (quelli che hanno capito che c’è la fregatura) e un loro (quelli che o non sono abbastanza svegli da capire che li stanno fregando o, peggio, che sono parte del sistema).

La domanda che devi farti per capire se ci sei cascato

Tra il serio e il faceto, ho provato a sperimentare un sistema per capire se sei cascato nel tranello dei disinformatori e dei creatori di bufale. Quello che importa è la risposta che darai a questa domanda:

come può un complotto messo in atto dai più grandi e ricchi uomini della terra essere scoperto dal mio vicino di casa, che di solito deve togliersi le scarpe e usare le dita dei piedi per contare fino a undici?

Perché spesso il debunking non funziona?

Ma se sentirci intelligenti è un qualcosa che ci piace, quello che proprio odiamo è sentirci stupidi, di essere fuori luogo o provare una sensazione di inadeguatezza.

È normali: se stiamo scomodi, preferiamo cambiare posizione.

E indovina un po’? La maggior parte delle tattiche per sconfiggere i complotti e la disinformazione si basa proprio su questo atteggiamento negativo.

Frasi tipo: “ahaha ci sei cascato!“, “Fatti furbo, ma non vedi che è un complotto?“, “Sei un povero pollo“,”Non capisci niente” e così via non avranno nessun effetto se non quello di mettere il tuo interlocutore sulla difensiva. Anzi, ti dico di più: il tuo interlocutore si trova inconsciamente a dover scegliere tra chi lo reputa abbastanza intelligente da capire il trucco e chi pensa che sia così stupido da non capire che c’è l’inganno.

Cosa potrà mai scegliere?

Ecco, appunto.

Impostare una lotta contro le persone che ci cascano, trollarle o farle sentire in qualche modo in difetto è pratica piuttosto comune specie sui social, il che non solo le fa sentire “scomode”, ma le espone alla presa in giro di tutti quanti.

Dobbiamo per forza trovare una strada nuova, che porti le persone a fidarsi nuovamente dei fatti e a lasciar perdere congetture e complotti (o almeno ridurre l’influenza che questi hanno su di loro).

Erick Bazzani
Social Media Manager, copywriter e formatore freelance. Le mie giornate si dividono tra l'aula e l'ufficio, quindi se vuoi contattarmi ti chiedo di farlo con una mail. Leggi la bio completa: è bellissima! ;)