Oggi voglio tornare sul rapporto tra liberi professionisti e vacanze, dopo aver trattato il tema l’anno scorso sempre in questo periodo, quando mi chiedevo se i freelance potessero andare in vacanza.
Sarà colpa dell’estate… Sì, è certamente colpa dell’estate
Partiamo da un fatto: per un libero professionista il periodo estivo è sempre molto delicato perché mentre tutti pensano al mare, tu devi fare i conti con il commercialista, con le tasse e con l’INPS. Agli altri il Mojito, a te gli F24. Detto ciò, questo post non sarà una lamentela sul tema delle tasse o su cose simili.
È la vita che ho scelto io
Se sei un freelance devi esserne orgoglioso. Hai scelto questa strada per seguire i tuoi sogni e per fare quello che ti piace, quindi cosa c’è di più bello? Certo, ci sono lo stress, i clienti, le tasse e altro stress, ma sei in qualche modo libero. Libero di gestirti, libero di decidere dove e con chi (forse questa è azzardata) lavorare, libero di esprimere te stesso e di fare quello che vuoi.
Ovvio, vivere da freelance richiede parecchia organizzazione e prevede che tu abbia un’agenda su cui segnarti tutto (o in alternativa una buona memoria 😉 ) ma c’è sempre quella sensazione di poter influenzare il risultato finale, di saper incidere in qualche modo su quello che fai.
Bellissimo, no?
Sarò sincero, essere un freelance non è sempre semplice, ma non cambierei questa libertà con il grigiore di qualche mega ufficio nel quale non sei altro che un numero.
Visto però che siamo in estate e che questo è notoriamente il periodo in cui vacillano le certezze di tutti quei liberi professionisti che vedono gli amici “prendere ferie”, voglio cercare di farti coraggio e darti qualche consiglio su come affrontare la tua estate da freelance, specie se è la prima.
L’estate e il mantra del freelance
Devi essere zen. Mettiti comodo, fai un gran bel respiro e ripeti:
“Sono un ragazzo fortunato”
Hai deciso di non barattare la tua libertà. Hai deciso di scommettere su te stesso. Devi esserne orgoglioso.
“Smetto quando voglio”
Ok, non hai le ferie prestabilite, ma puoi prenderti delle pause, puoi organizzare il tuo tempo durante tutto l’anno e non solo durante le vacanze.
“L’estate al mare è sopravvalutata”
Vabbé, era per dire!
Qualche consiglio organizzativo
Se non sono riuscito a convincerti con il mantra dei freelance e vuoi ancora andare in vacanza, eccoti qualche consiglio pratico:
1) Scegli un periodo in cui non sarai sovraccarico di lavoro;
2) Se vuoi andare all’estero cerca un luogo con una connessione stabile o studia bene le normative sul roaming: l’hanno abolito ma possono esserci delle limitazioni;
3) Organizza il tuo ufficio mobile: prendi il computer, ricordati l’hard disk, l’agenda e il taccuino, gli adattatori e quant’altro e sistemali già in una borsa, così da non dimenticare nulla;
4) Programma con largo anticipo il tuo lavoro e sistema il maggior numero di cose prima di partire;
5) Ritagliati una finestra di tempo durante la quale leggere le mail e i messaggi e sii fedele a essa: non passare le vacanze con il telefono in mano, ma controlla la posta solo in quell’arco temporale;
6) Approfittane per qualche lettura utile: in questo modo migliorerai le tue skills e non avrai la sensazione di essere improduttivo, salutando così i sensi di colpa;
7) Fai grandi respiri, goditi la libertà, ricarica le pile e non pensare a quello che troverai una volta tornato in ufficio;
8) Lasciati cullare da nuovi luoghi e nuovi paesaggi: in fondo è lì che nasce la creatività;
9) Ripeti il mantra: “sono un ragazzo fortunato”;
10) Fatti un giro su www.nomadidigitali.it e prova a immaginarti nomade digitale, anche solo per un paio di settimane.
Siamo freelance: abbiamo bisogno di vacanza
Anche se certe volte vorremmo esserlo (vorremmo?) non siamo degli automi. Abbiamo bisogno di nuovi stimoli, di un po’ di riposo e di quella che chiamano digital detox. Fino a che punto uno possa farlo senza sentirsi in colpa, senza perdere i clienti e senza fare pessimi lavori non si sa.
Devi trovare un tuo equilibro ma sono sicuro che essendo un freelance sei una persona responsabile e organizzata, giusto?
Allora chiedo a te, che trucchi usi per staccare un po’ e liberare la tua mente dall’assillante pensiero del lavoro?
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