Il titolo alternativo sarebbe tranquillamente potuto essere: “ho buttato quattro ore della mia vita e ancora non so perché“.
Antefatto
Hai presente quei giorni in cui hai finalmente il tempo per prenderti un momento di pausa e decidi di spenderlo per informarti e guardarti un po’ intorno? Ecco, lunedì per me è stato così, solo che non sapevo ancora che sarei finito in qualche modo in un’affascinante tana del bianconiglio, dalla quale sarei uscito non senza perplessità qualche ora dopo.
Tra l’altro, tutto è nato da questo articolo apparso su Open, firmato da David Puente, dedicato a Rosario Marcianò e ai complottisti.
Quindi, dato che ero in pausa, ho deciso di passare i successivi dieci minuti tra le loro pagine.
Verso la tana del Bianconiglio
Non avevo (e non ho) la presunzione di scavare nell’universo complottista, di comprenderne tutti i meccanismi o di fare qualsiasi tipo di analisi: volevo solo trascorrere la mia pausa, in attesa di revisionare questo blogpost.
Bene, tra una teoria e l’altra, tra un blogpost su una “supercella ad incudine neutralizzata da inseminazione igroscopica” (a proposito: sai dirmi cosa sia?) e un video sulle immancabili scie chimiche mi sono spinto sempre più in avanti nella tana, fino a questa cosa qui:
per stupidi, che faranno diventare le persone vaccinate vettore del virus, in modo che non sia più necessario vaccinarci tutti. Come successo a Bergamaschi e Bresciani con il Covid-19″
Quando mi sono fermato erano passate circa 4 ore (no, non ho fatto solo quello), le 4 ore peggio (o meglio?) spese della mia vita.
Quello che ne è venuto fuori
Tra pesanti teorie sorrette da un’impalcatura di stuzzicadenti e commenti sempre e solo positivi, tra valanghe di imprecisioni è davvero dura riuscire a capire il senso di discorsi che passano dalle accuse al vittimismo.
Tutto, o quasi, ruota attorno a una narrazione piuttosto semplice: abbiamo il cattivo con finalità malvagie (i governi e/o oscuri padroni del mondo), l’eroe pronto a lottare per noi anche rischiando parecchio e tanti piccoli “soldati” che devono sostenere questa battaglia.
E poi vabbè, richieste di donazioni per continuare questa lotta.
Soldi per un’informazione libera?
Ecco, una cosa che salta subito all’occhio è la necessità di monetizzare
perché ovviamente fare informazione libera costa dei soldi, diversamente dai giornali che sono pagati dai poteri forti.
Il che ha diverse funzioni.
La prima, senza dubbio, è quella di guadagnare dei soldi diffondendo contenuti che devono essere virali per forza; la seconda è quella di farti venire il dubbio: fare le cose ha un costo e la differenza tra me e loro è che io sono finanziato da te, mentre chi ti offre le cose gratis deve per forza prendere i soldi da qualche altra parte (SPOILER: dai poteri forti).
Ma c’è un motivo forse ancora più importante: se tu paghi per un servizio sei più portato ad usufruirne e a essere parte attiva, convincendo altri a liberarsi dalle menzogne e ad aprire gli occhi.
Poi, vabbè, in realtà stai pagando per qualcosa che non è vero e che non ti fa bene, ma sei ti sei iscritto il mio ragionamento non ti convince comunque.
Devi scegliere da che parte stare

Il tempo, su questi siti scorre molto veloce, tra fantascienza, evergreen, e la costante differenza tra un noi e un loro, ma la domanda è sempre la stessa:
cosa ho appena letto?
Davvero, sembra difficile pensare che qualcuno possa credere a queste argomentazioni e che faccia di queste lotte una bandiera, eppure non solo è così, ma questo alone di complotto si allarga via via ad altri ambiti: il Covid-19, i vaccini, il 5G e altre cose che non sono riuscito a comprendere.
Il tutto, ovviamente, basato su una solita premessa: la maggiora parte delle persone nel mondo è formata da pecoroni che seguono senza spirito critico e senza coraggio, ma tu puoi scegliere di metterti dalla parte di chi è intelligente, si pone delle domande, ragiona con la sua testa e non si fa certo fregare dal sistema.
E forse è proprio questo che funziona. Parliamoci chiaro, chi di noi non vorrebbe potersi sentire un po’ più intelligente, più furbo o colto degli altri.
È umano e sarebbe strano non fosse così. Sembra quasi di notare una serie di lusinghe più o meno esplicite, del tipo: “se sei qui è perché sei più intelligente degli altri e hai finalmente deciso di aprire gli occhi“.
Quello che accade, infilandosi sempre più dentro queste vere e proprie comunità virtuali è proprio una sorta di rivelazione, la sensazione di essere finalmente entrato a far parte di chi le cose le capisce. Un risveglio, quasi.
Poi, per carità, sono più che certo che il 99% delle persone non si farà attirare da questi complotti, ma qualcuno nel mucchio c’è. Altrimenti come me li spieghi i due Pizzagate o le manifestazioni contro l’uso delle mascherine?
A questo fascino dell’assurdo, poi, dobbiamo aggiungere una cosa importante: con ogni probabilità, il mio passeggiare sui verdi prati dei complottisti rischia di portarmi dentro una bolla nella quale tutto questo sarà la mia realtà e la mia quotidianità.
Detto in altro modo: corbezzoli, verrò sommerso da post di questo tenore.
Qualche considerazione finale

Il mio viaggio si è interrotto dopo qualche ora, vuoi perché il pezzo era pronto, vuoi perché ho anche un lavoro e non posso passare la mia vita a bighellonare su quei siti. Però mi sono ripromesso di tornarci, andando a cercare altri portali e altre pagine Facebook in grado di dirmi finalmente la vera verità su quello che sta accadendo nel mondo, facendolo non con esperti, persone accreditate o scienza (tutte cose ovviamente corrotte), ma con la libera voce di cittadini qualunque, proprio come me.
A parte gli scherzi, la considerazione che mi viene da fare è un’altra.
Ok, io passo su internet praticamente tutte le mie giornate e ho a disposizione un po’ di anticorpi, ma se in questa spirale di articoli non-sense ci dovessero finire i miei genitori, saprebbero cavarsela?
Non metto in dubbio che saprebbero riconoscere un post farlocco o una teoria che non sta in piedi, ma se la loro realtà nella bolla fosse fatta solo di notizie del genere?
Ecco, questa è senza dubbio la questione che mi preoccupa di più: come facciamo a tutelare chi è più suggestionabile e chi è più propenso a finirci dentro con tutte le scarpe?
Rispondi