Facebook: 6 motivi per scappare dai gruppi tematici

ATTENZIONE: potrà non sembrare così, ma questo NON è un post contro i gruppi Facebook.
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Unirsi, partecipare alle discussioni e creare una community intorno a un argomento preciso: i gruppi tematici su Facebook hanno certamente una loro funzione ed è per questo motivo che hanno riscosso nel tempo un buon successo.

Del resto, se i social sono progettati per farci stare comodi, cosa c’è di meglio di un gruppo un cui si parla proprio dell’argomento che ci interessa?

Perché creare (o partecipare a) un gruppo Facebook?

Ci sono sostanzialmente due motivi per cui si crea un gruppo Facebook e si ci si prende la responsabilità di moderarlo:

  1. Siamo così interessati all’argomento da voler creare un luogo di discussione (sia esso dedicato agli addetti ai lavori o aperto a tutti);
  2. Abbiamo intenzione di usare il gruppo per guadagnarci (sfruttando la nostra authority, promuovendo un prodotto…)

Il gruppo offre davvero tante possibilità sia ai partecipanti che agli admin, ma capita spesso che le discussioni vengano sporcate o portate su piani irrilevanti, o magari che qualcuno approfitti di un luogo tutto sommato protetto per promuovere prodotti, argomenti o corsi che nulla hanno a che vedere con l’argomento principale.

Intendiamoci, è una pratica non corretta che spesso viene bloccata dall’amministratore, ma capita che la situazione sfugga di mano, così come, nel tempo, esattamente come nei gruppi offline si corre il rischio che qualcuno prenda il sopravvento.

Ma siccome non sono qui per tessere le lodi dei gruppi ma per dirti cosa proprio non mi piace, non perdiamo tempo e vediamo subito i problemi.

5 motivi per scappare da un gruppo Facebook

Veniamo al punto: siccome nella vita faccio social media marketing, nel tempo mi sono iscritto a diversi gruppi a tema, salvo poi frequentarli poco e intervenire ancora meno.

I motivi? Beh, i motivi per scappare da questi gruppi sono (almeno) cinque:

Ci sono quelli che vogliono che tu faccia il preventivo al posto loro

scusate, ma voi quanto prendereste per fare pubblicare 3 post a settimana su Facebook, 2 Instagram e 1 Pinterest?

Ora, a parte che se mi dici una cosa del genere probabilmente tu non fai il mio lavoro, spiegami perché dovrei fartelo io il preventivo? Siamo nel mondo della libera professione nel settore dei servizi: io non sono te e tu non sei me (e non sappiamo chi ci perda dei due). Il nostro lavoro non va in nessun modo quantificato a numero di post e, soprattutto, nessuno di noi è uguale.

Tra quelli che fanno domande così troviamo poi anche quelli che in realtà non fanno il nostro lavoro, ma hanno ricevuto un preventivo e vogliono vedere se il prezzo sia accettabile buttando un pezzo di carne in una vasca di squali. Così troveranno qualcuno che dirà che il preventivo è alto e torneranno a trattare con il professionista.

Ovviamente, come è giusto che sia, ci sono anche coloro che sono alle prime armi e cercano di farsi le ossa: tutto quello che sto dicendo non vale certo per loro.

Ci sono i geni assoluti, che ti insultano in ogni momento, e quelli che “proprio no”.

vabbè, caro mio, ma se fai questa domanda è perché tu non sai fare niente. E neanche l’agenzia che ha curato la pubblicità del Presidente del mondo non sa fare niente. L’unico che sa fare qualcosa sono io.

E niente. Se sei un genio perché non ci rendi tutti edotti?

Allo stesso tempo, ci sono quelli che fanno domande che potrebbero tranquillamente fare a Google, senza prendersi una vagonata di insulti.

Ci sono quelli che pensano che il nostro non sia un vero lavoro

Scusate, ho letto un libro e pensavo di arrotondare pubblicando su Facebook: si guadagna bene? Come posso fare per trovare nuovi clienti?

Eh, no, infatti. Cioè ci sta che tu ti appassioni (anzi, sarebbe ora che tutti cominciassero a prendere seriamente l’uso dei social in ambito aziendale, magari studiando cosa significhi davvero).

Però, sul serio, non credi che “come posso fare per trovare clienti?” sia una domanda un po’ sciocca?

Possono diventare un ufficio di collocamento low cost

Ciao ragazzi! Cerco un social media manager a caso: mi mettete qualche cifra nei commenti, così poi decido?

Quella di cercare professionisti in un gruppo di professionisti è certamente un’ottima idea. Dove si può trovare un esperto se non proprio nei gruppi?

Eeeeeeee solo che se poi diventa una gara al ribasso tra 15.000 persone diventa un problema. Perché purtroppo si finisce con lo svendersi: se lo fanno tutti la professione muore.

Possono diventare un mega contenitore di spam

Buonasera! I social sono morti e ho scritto questo blogpost per spiegare il motivo. Cosa ne pensate?

I gruppi frequentati da tantissime persone attive, cioè che partecipano alla discussione in buona fede, che si arrabbiano quando incontrano quelli che fanno spam, aumentandone indirettamente l’engagement.

Chi fa spam (magari per avere qualche visita in più sul blog o sulla pagina) lo sa e ne approfitta, pubblicando lo stesso post su tutti i gruppi tematici senza un minimo di contesto.

Ci sono quelli come me

Esatto! Quelli come me non dicono nulla. Magari si procurano dei pop corn per leggere i commenti, ma è difficile che contribuiscano alla conversazione.

E questo non va benissimo all’interno di un gruppo. Lo so e migliorerò, ma solo quando saranno i gruppi a migliorare.

Gruppi Facebook: non tutto è perduto

Se ci pensi, tutti i motivi che ho elencato in modo più o meno serio riguardano qualcosa di ben preciso: i partecipanti.

Ecco, sì, il problema dei gruppi sono i partecipanti.

Questo significa che i gruppi non solo hanno un presente ben solido, ma in un certo modo vedono davanti a loro un futuro luminoso. Perché se è vero che hanno tanti problemi, è anche vero che molte delle interazioni social si sono spostate lì, vuoi per una dimensione piùi ntima rispetto al mare magnum del newsfeed, vuoi perché nei gruppi tematici ci sono gli argomenti che ci interessano.

Che poi, insieme al gossip, è uno dei motivi per cui stiamo sui social.

Erick Bazzani
Social Media Manager, copywriter e formatore freelance. Le mie giornate si dividono tra l'aula e l'ufficio, quindi se vuoi contattarmi ti chiedo di farlo con una mail. Leggi la bio completa: è bellissima! ;)